L’undicesima edizione di Musica al Lavoro si è da poco conclusa, i risultati ottenuti sia di riscontro di pubblico che di risonanza cittadina, ci inducono a pensare che il percorso intrapreso in questi anni di continua riflessione e di continuo cambiamento stiano andando nella direzione voluta: una rassegna che dia spazio ad energie culturali cittadine che si confrontano con realtà nazionali di più ampio respiro.
È certo che il pubblico di Musica al Lavoro segue con attenzione quegli appuntamenti legati a celebrazioni particolari, più vicini ad una platea “impegnata”, ed è per questo che per la programmazione della dodicesima edizione ci vorremmo soffermare su questo genere di appuntamenti integrandoli con dei momenti di riflessione su temi di attualità.
Oltre alla celebrazione di momenti come l’anniversario della morte di Fabrizio De Andrè, il Giorno della Memoria, la Giornata Internazionale delle Donne, il 25 aprile festa della Liberazione.
Ecco di seguito un programma di massima:
03/12/2015
The gang
Sandro e Marino Severini
Sarà un Viaggio a ritroso per continuare Il Cammino e uscire fuori dalla Palude del presente.
Una sorta di Ritorno.
E le canzoni, con le storie che le hanno ispirate, saranno un po’ come delle oasi, dei ponti, delle Stazioni di una Passione.
14/01/2016
Nel segno di Faber
Brocantage
Una band, giovane, di Cremona che affronta la musica di De André con progetti nuovi nel rispetto dell’esecuzione “deandreiana” dei brani. Sono i Brocantage che hanno in cantiere sempre interessanti novità per l’allestimento dei loro spettacoli.
A Piacenza si presenteranno con una formazione acustica adatta allo spazio del Salone Nelson Mandela.
21/01/2016
In occasione della Giornata della Memoria
Gruppo musicale Enerbia
Voce recitante Matteo Corradini
Matteo Corradini è ebraista e scrittore. Pubblica con Rizzoli, Salani, Einaudi Scuola. Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione. Dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezin, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. È tra i curatori del festival scrittorincittà (Cuneo). Fa parte del team di lavoro del MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Ferrara). Collabora con Avvenire – Popotus. Prepara conferenze musicali e regie teatrali. Tra i suoi ultimi libri, Annalilla (Rizzoli), La repubblica delle farfalle (Rizzoli), Improvviso scherzo notturno (RueBallu).
“Enerbia” è uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel campo della musica tradizionale e antica e dedica il suo lavoro di ricerca principalmente alla valorizzazione del repertorio dell’Appennino nord-occidentale, tra i più interessanti di tutta la penisola italiana.
04/02/2015
Incontro sui temi dell’immigrazione e dell’esilio con
Moni Ovadia
Nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita.
Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro.
03/03/2015
In occasione della
Giornata Internazionale della Donna
Sex & Disabled People
SEX & DISABLED PEOPLE, reading musicale – testi di Barbara Garlaschelli & Alessandra Sarchi – musiche di Luca Garlaschelli – voci narranti Viviana Gabrini, Barbara Garlaschelli e Alessandra Sarchi – immagini di Sabrina Lupacchini – Video di Raffaele Rutigliano. Regia di Luciana Littizzetto e Leandro Agostini.
Il reading musicale ha come tema il sesso e la disabilità, argomento importante che coinvolge non solo i disabili ma tutta la collettività. Trattato spesso come un tabù, affrontato o da un punto di vista “tecnico” e medico, oppure come un “problema” che coinvolge anche la morale, in Sex & disabled people il punto di vista è invece quello comico, ironico e dissacrante di una disabile.
Barbara Garlaschelli: Laureata in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano, ha esordito nella scrittura nel 1993 con il racconto, pubblicato in rete, Storie di bambini, donne e assassini, Del 1995 è il suo esordio a stampa, con O ridere o morire, edito da Marcos y Marcos.Scrittrice versatile, si è cimentata con vari generi: dal giallo al thriller, dalla fantascienza alla letteratura per ragazzi (quest’ultima edita da EL, di cui ha diretto la collana “I corti”, e da Walt Disney in collaborazione con Nicoletta Vallorani). Costretta fin dall’età di 16 anni su una sedia a rotelle a causa della rottura di una vertebra per un tuffo in acque troppo basse, ha descritto con stile asciutto il suo percorso di vita nei dieci mesi successivi, in Sirena (2001).Nel dicembre 2004 ha vinto il Premio Scerbanenco con Sorelle, ex aequo con Trilogia della città di M. di Piero Colaprico. I suoi romanzi e racconti sono tradotti in francese (editi da Gallimard), in castigliano per il mercato spagnolo (Roca Editorial) e messicano, in portoghese, in olandese e in serbo. Il suo ultimo libro, Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010), è un romanzo psicologico che tocca il tema scottante degli abusi sui minori e ne descrive le devastanti conseguenze; con questo romanzo Barbara Garlaschelli nel 2010 è stata finalista al Premio Strega e ha vinto il premio Libero Bigiaretti e nel 2012 ha vinto la 25ª edizione del Premio Letterario Chianti.
Alessandra Sarchi: nata a Brescello (Reggio Emilia) nel 1971 e vive attualmente a Bologna. Ha studiato storia e critica d’arte alla Scuola Normale di Pisa e ha conseguito, nella stessa materia, un dottorato di ricerca a Ca’ Foscari, Venezia. Ha vissuto e lavorato in Francia e negli Stati Uniti. A Bologna è stata consulente presso il Museo Civico Medievale e la Fondazione Federico Zeri. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti “Segni sottili e clandestini “presso l’editore Diabasis (Al buon corsiero).Nel 2012 è uscito “Violazione”, primo romanzo (Einaudi Stile Libero), finalista al premio Pozzale-Luigi Russo, al premio Benedetto Croce, al premio Anima, al Dedalus-Pordenonelegge e vincitore del premio “Paolo Volponi Opera prima” in memoria di Stefano Tassinari. Nel 2014, sempre con Stile Libero, è uscito secondo romanzo,” L’amore normale”, vincitore della XIX edizione del premio internazionale “Scrivere per Amore”.
27/04/2015
BIANCO SILENZIO
per un lavoro sicuro
di Francesco Barbieri e Mauro Mozzani
Con: Mauro Mozzani clown, Elena Castagnola violoncello, Stéphane Puc fisarmonica
Ogni mattina, in Italia, quattro persone si svegliano, si alzano, si lavano, si vestono , se hanno tempo fanno colazione, qualcuno si lava i denti e qualcun altro no, si infilano le scarpe, salutano la mamma, il marito, la fidanzata, i figli….se non hanno nessuno chiudono a chiave la porta e lasciano la radio accesa che con i ladri non si sa mai. Ogni mattina quattro persone salgono sul bus, in macchina, in motorino, sul tram, in bicicletta, … ogni mattina,… quattro persone raggiungono il posto di lavoro… a volte no, e… muoiono.
“Bianco Silenzio” è una clowneria-monologo dove la storia di Camillo, 50 anni, volto bonario da clown si intreccia con le storie di Tarcisio, Rashid e Gavino, tre lavoratori vittime di incidenti sul lavoro. Camillo, sul finire dello spettacolo, morirà per un banale incidente di lavoro e questo lo sa perché lui è un clown, viene da un altro mondo ed è continuamente in bilico fra il nostro e quel mondo. Camillo avrà così una bella occasione: oltre a cercare di fare il suo spettacolo come mai prima potrà sfruttare il palco per ripercorrere, per tornare indietro, per capire, cosa avrebbe potuto fare, o dire, per evitare l’incidente e magari aiutare qualcun altro per evitarne in futuro.