È certo che il pubblico di Musica al Lavoro segue con attenzione quegli appuntamenti legati a celebrazioni particolari, più vicini ad una platea “impegnata”, ed è per questo che anche per la programmazione della quattordicesima edizione ci vorremmo soffermare su questo genere di appuntamenti integrandoli con dei momenti di riflessione su temi di attualità.

Oltre alla celebrazione di momenti come l’anniversario della morte di Fabrizio De Andrè, il Giorno della Memoria, la Giornata Internazionale delle Donne, il 25 aprile festa della Liberazione.

Programma

01/12/2017

Anteprima Musica al lavoro

Mauro Ermanno Giovanardi

Fondatore di gruppi storici del rock italiano come i “The Carnival of Fools” ed i “La crus” e attivo sia come cantante che come bassista che come produttore discografico.

Partecipa sia come solista che come componente dei La Crus a diverse edizioni di San Remo e nel 2015 si aggiudica con il CD “Il mio stile” la Targa Tenco, massimo riconoscimento italiano per la musica d’autore.

11/01/2018

Nel segno di Faber 

La cattiva strada

Canzoni di Fabrizio De Andrè

Una carrellata di canzoni del più importante cantautore italiano del secolo scorso, a partire dalle prime composizioni influenzate dagli chansonniers francesi per approdare ad atmosfere americane e poi mediterranee.

Liriche potenti e precise in un equilibrio perfetto di luci ed ombre, in questo trio di lunga esperienza, da Torino con tutto l’amore per De Andrè.

Daniele Pelizzari, voce e chitarra

Andrea Sicurella, mandola, chitarra e clarinetto

Adriano Gosti, percussioni

25/01/2018

in occasione della Giornata della Memoria

S’brent! Briderlekh, s’brent!

Due attori-cantanti e un fisarmonicista ripercorrono la storia della Shoah attraverso testi, testimonianze, musiche e canti tratti dalla tradizione ebraica e dell’est Europa. La Storia s’intreccia alle voci dei sopravvissuti, alla Poesia di Primo Levi, alla Memoria di molti uomini e donne non tralasciando il genocidio dei Rom (Porrajmos).

Paola D’Alessandro, voce

Lorenzo Castelluccio, voce

Gian Pietro Marazza, fisarmonica

04/03/2018

in occasione della Giornata Internazionale della Donna

IL FILO SPINATO DELL’AMORE

SABINA NEGRI DIALOGA CON FRANCESCO ALBERONI

a cura di Lorenzo Loris 

Per la prima volta in scena, Francesco Alberoni, grande studioso e divulgatore, parlerà d’amore e di tutte le sue declinazioni con la drammaturga e giornalista Sabina Negri, distinguendo tra amore vero e infatuazione, senso del possesso, gelosia violenta che può sfociare nel femminicidio.

Il filo spinato dell’amore si riferisce alle situazioni di sofferenza e pericolo legate ai sentimenti amorosi. Un tema incandescente che viene sviscerato nei suoi aspetti psicologici, sociali ed esistenziali in uno spettacolo che unisce poesia, prosa, cronaca e vita.

16/04/2018

per la Festa della Liberazione

Orazione civile per la resistenza

di Daniele Biacchessi

Daniele Biacchessi racconta la Resistenza (dall’omonimo librodi Promo Music Corvino Editore collana Paperback, distribuzione Messaggerie Musicali) dal vivo attraverso il teatro civile, la musica, la poesia, l’emozione.

E’ un’orazione civile frutto di uno studio durato anni su documentazione di archivio, giudiziaria e storica, libri, materiale multimediale. Si snoda attraverso il racconto dei luoghi dove sono stati uccisi i partigiani e dove si conserva ancora oggi la loro memoria attraverso lapidi e monumenti, musei, istituti storici.

Per Milano, vengono narrate le testimonianze degli antifascisti torturati dal reparto Speciale di Polizia di Pietro Koch a Villa Triste, dalla Legione Muti e XMAs in via Rovello.

Le altre tappe della narrazione sono Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Benedicta, Fondotoce, La storta, Montesole e Marzabotto, Fivizzano, Fucecchio, Vinca, Monzuno, via Tasso a Roma e molte altre ancora.

24/05/2018

Nell’anno del centenario della fine della prima guerra mondiale

“A RAPPORTO”. EMILIO LUSSU CANTATO E SUONATO

Il 24 maggio del 1915 sulla Piana di Vezzena l’Italia inizia ufficialmente le operazioni militari nella prima guerra mondiale, il primo grande conflitto globale che solamente in Italia fece oltre 1milione e 200mila vittime e che si concluse per il nostro paese il 4 novembre del 1918 con l’arresa dell’Impero Austro-Ungarico.

Canzoni ispirate a “Un anno sull’altipiano” e “Marcia su Roma e dintorni” di Emilio Lussu

Maurizio Dehò, violino, Umberto Fiori, voce, Nadio Marenco, fisarmonica, Pino Martini, basso, Francesco Zago, chitarra

Emilio Lussu (Armungia, 1890 – Roma 1975) è una delle figure più affascinanti del nostro Novecento. Ufficiale durante la prima guerra mondiale nella Brigata Sassari, fondatore del Partito Sardo d’Azione e più tardi del movimento Giustizia e Libertà, democratico tra i più saldi e coerenti, fierissimo oppositore del fascismo, ci ha lasciato una viva testimonianza scritta nella quale spiccano due memoriali diventati celebri: Marcia su Roma e dintorni (1933), sulla presa del potere da parte del fascismo, e Un anno sull’altipiano (1938), sulla Grande Guerra.

A quelle pagine attingono le canzoni dello spettacolo ideato da Umberto Fiori e Pino Martini (voce e basso degli storici Stormy Six) a cui si è aggiunta la preziosa collaborazione del violinista Maurizio Dehò (Trio Rhapsòdija, per anni compagno di strada di Moni Ovadia), oltre a quella di Nadio Marenco (fisarmonica, Trio Rhapsòdija) e Francesco Zago (Jugen, chitarre).

L’epica di Lussu, la sua finissima satira, i suoi personaggi, le sue amare considerazioni, il suo sdegno e la sua ironia, si traducono in canzoni dense e leggere, ruvide e commoventi, che spingeranno chi ascolta a ripercorrere la storia di quegli anni e a scoprire (o a riscoprire) la scottante attualità dei libri da cui sono nate.

Condividi: